Il mio migliore incubo

Una graziosa commedia francese, che non pretende troppo, ma è garbata, intelligente e non volgare, anche se scontata. Non aspettatevi le faville di "Quasi amici", dove il tema delle divergenze di ceto sociale erano decisamente meglio sviluppate, ma un paio di battute ben piazzate sollevano il livello del film e poi l'happy end finale ha sempre il suo perchè, per quanto sia poco credibile...

Agathe (Isabelle Huppert) è un'algida donna in carriera, dirige una galleria d'arte, e porta avanti una relazione noiosa con il padre di suo figlio editore. Se i successi nella vita lavorativa sono molti, quelli nella vita familiare sono scarsi: il figlio dodicenne a scuola ottiene solo risultati insufficienti, con il compagno non c'è più vita sessuale o di coppia, ma solo una vivace vita mondana.
Nella vita dei due entra, quasi a forza Patrick (l'attore Poelvoorde, visto di recente in "Niente da dichiarare"), padre single di un amichetto del figlio.
Patrick è quanto di più lontano possa esserci dalla coppia  ubriacone, volgare, ama le prostitute, specialmente se dai seni generosi. Non ha una dimora fissa e proprio per questo rischia che gli portino via il figlio. Per guadagnare qualcosa fa dei lavoretti di ogni tipo e viene assunto, non senza ricriminazioni da parte di Agathe per restaurare il loro appartamento.
Porta ovviamente lo scompiglio non solo nell'appartamento, ma anche nella vita della famiglia, ma sicuramente l'amalgamarsi di due realtà così differenti cambierà in meglio la vita di tutti i protagonisti.



Titolo originale:  Mon pire cauchemar
Lingua originale: francese
Paese di produzione Francia, Belgio
Anno: 2011
Durata 103 minuti
Genere: Commedia
Regia: Anne Fontaine
Sceneggiatura: Nicolas Lemerciere, Anne Fontaine
Musiche: Bruno Coulais
Interpreti e personaggi : Isabelle Huppert (Agathe), Benoit Poelvoorde (Patrick), André Dussollier (Francois), Virginie Efira (Julie), Corentin Devroey (Adrien), Aurelien Recoing (Thierry), Eric Berger (Sebastien).